Bicentenario della nascita di S.Giovanni Bosco 1815-2015
L'amore di Don Bosco per i giovani era fatto di gesti concreti e opportuni.
Don Bosco si interessava di tutta la loro vita, riconoscendone i bisogni più urgenti e intuendo quelli più nascosti. Affermare che il suo cuore era donato interamente ai giovani, significa dire che tutta la sua persona, intelligenza, cuore, volontà, forza fisica, tutto il suo essere era orientato a fare loro del bene, a promuoverne la crescita integrale, a desiderare la loro salvezza eterna.
Essere uomo di cuore, per Don Bosco, significava essere tutto consacrato al bene dei suoi giovani e donare loro tutte le proprie energie, fin l'ultimo respiro.
La carità pastorale per Don Bosco era sentirsi coinvolto nella trama di Dio.
Dio aveva il primato nella sua vita, era Lui la ragione del suo vivere, del suo agire, del suo ministero.
La sua passione: "Dammi le anime, toglimi il resto;, il sistema preventivo, sintetizzato nel trinomio "ragione - religione - amorevolezza", voleva portare tutti i giovani ad essere onesti cittadini e buoni cristiani, cioè realizzare nel tempo e nell'eternità la felicità di essere e vivere da "figli di Dio".
Essere uomo di cuore, per Don Bosco, significava essere tutto consacrato al bene dei suoi giovani e donare loro tutte le proprie energie, fin l'ultimo respiro.
La carità pastorale per Don Bosco era sentirsi coinvolto nella trama di Dio.
Dio aveva il primato nella sua vita, era Lui la ragione del suo vivere, del suo agire, del suo ministero.
La sua passione: "Dammi le anime, toglimi il resto;, il sistema preventivo, sintetizzato nel trinomio "ragione - religione - amorevolezza", voleva portare tutti i giovani ad essere onesti cittadini e buoni cristiani, cioè realizzare nel tempo e nell'eternità la felicità di essere e vivere da "figli di Dio".
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